Nella conferenza Stato-Città di ieri l’Anci, rappresentata dal presidente Gaetano Manfredi, ha dato il suo assenso al riparto del Fondo di solidarietà comunale per il 2025, considerando positivamente la prospettiva di un finanziamento statale aggiuntivo di 56 milioni annui e di 310 milioni dal 2030, contenuto nella Legge di bilancio all’esame del Parlamento. Queste nuove risorse potranno essere impiegate per ridurre di circa la metà la quota di finanziamento della perequazione a carico degli stessi Comuni, già gravati dalle misure restrittive in atto e dai maggiori costi per la fornitura dei servizi fondamentali. Resta tuttavia necessario attivare un confronto urgente per rivedere il modello della perequazione delle risorse ai Comuni, concepito oltre 15 anni fa, per renderlo efficace e adeguato ai tanti cambiamenti intervenuti.
Anci evidenzia, inoltre, le principali richieste dell’Associazione per la Legge di bilancio: dall’abolizione del vincolo per le assunzioni di personale, inaspettatamente inserito per il 2025, alle necessarie correzioni della norma che assegna un contributo ai Comuni per l’affidamento di minori. Poi l’introduzione di maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse di parte corrente, fino al ripristino dei contributi agli investimenti che risultano azzerati nell’attuale testo della manovra.