L’allegato A al Decreto 6 settembre 2024 avente ad oggetto “Integrazione del decreto 7 luglio 2023 concernente l’individuazione delle fattispecie in materia di imposta municipale propria (IMU), in base alle quali i comuni possono diversificare le aliquote di cui ai commi da 748 a 755 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160” ha stabilito le nuove variabili entro cui i Comuni potranno stabilire le proprie aliquote IMU a decorrere dall’anno 2025.
Le regole troveranno applicazione concreta nella procedura online a disposizione dei Comuni che però non è ancora presente all’interno del Portale del Federalismo fiscale. La versione al momento utilizzabile fa ancora riferimento alle precedenti disposizioni di cui al decreto 7 luglio 2023, che però erano incomplete e per questo motivo il legislatore ha optato per un rinvio dell’entrata in vigore.
L’importanza dell’adempimento citato risiede nella condizione di inapplicabilità delle aliquote in caso di mancata approvazione del prospetto che costringerebbe l’ente a fare riferimento non già alle aliquote IMU 2024, bensì a quelle di base fissate dal legislatore. Tale circostanza potrebbe portare ad una importante riduzione di gettito che andrebbe scongiurata.
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