Con il decreto del 4 maggio 2023 è stato emanato il nuovo modello di dichiarazione IMU per gli enti non commerciali scaricabile dal seguente link, da trasmettere ogni anno d’imposta al Dipartimento delle finanze in via telematica, entro il termine del 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta.
I soggetti tenuti a presentare il nuovo modello sono gli enti pubblici e privati diversi dalle società che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale, residenti nel territorio dello Stato e che possiedono ed utilizzano gli immobili per tali finalità.
Rientrano in tale nozione:
• gli enti pubblici, vale a dire gli organi e le amministrazioni dello Stato;
• gli enti territoriali (comuni, consorzi tra enti locali, comunità montane, province, regioni, associazioni e enti gestori del demanio collettivo, camere di commercio);
• le aziende sanitarie e gli enti pubblici istituiti esclusivamente per lo svolgimento di attività previdenziali, assistenziali e sanitarie;
• gli enti pubblici non economici;
• gli istituti previdenziali e assistenziali;
• le Università ed enti di ricerca;
• le aziende pubbliche di servizi alla persona (ex IPAB);
• gli enti privati, cioè gli enti disciplinati dal codice civile (associazioni, fondazioni e comitati) e gli enti disciplinati da specifiche leggi di settore, come, ad esempio: le organizzazioni di volontariato; le organizzazioni non governative; le associazioni di promozione sociale; le associazioni sportive dilettantistiche; le fondazioni risultanti dalla trasformazione degli enti autonomi lirici e delle istituzioni concertistiche assimilate; le ex IPAB privatizzate; gli enti che acquisiscono la qualifica fiscale di Onlus.
Occorre precisare che nell’ambito degli enti privati non commerciali vanno ricompresi anche gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti.
La dichiarazione dovrà essere indirizzata al Comune sul cui territorio insistono gli immobili dichiarati; in caso di immobile che si trovi su Comuni diversi la presentazione andrà rivolta al Comune sul cui territorio insiste prevalentemente la superficie dell’immobile stesso. In caso di variazioni delle circoscrizioni territoriali dei Comuni, la dichiarazione deve essere presentata al Comune nell’ambito del cui territorio risultano ubicati gli immobili al 1° gennaio dell’anno cui l’imposta si riferisce.
Il nuovo modello di dichiarazione si compone di quattro Quadri e precisamente:
• Il “Quadro A” riservato alla descrizione degli immobili totalmente imponibili o esenti;
• Il “Quadro B” concernente gli immobili parzialmente imponibili o totalmente esenti. Il quadro in questione prevede una differente modalità di compilazione e di determinazione della porzione di immobile da assoggettare a imposizione a seconda che si tratti di attività didattica o di altre attività meritevoli di agevolazione;
• Il “Quadro C” dedicato alla determinazione dell’IMU;
• Il “Quadro D” relativo alle compensazioni e ai rimborsi.
Ognuno dei quattro Quadri dovrà essere debitamente compilato secondo le istruzioni messe a disposizione del contribuente sul sito del MEF.