La Conferenza Stato-città ed autonomie locali nel corso della seduta di ieri ha rilasciato parere favorevole sullo schema di Decreto relativo alla Certificazione dei Fondi COVID anno 2022.
Il Decreto, come avvenuto per gli anni 2020 e 2021, era particolarmente atteso dagli enti che hanno scoperto di dover gestire una rendicontazione “rinforzata” ed inaspettata in particolare in riferimento agli utilizzi dei fondi cosiddetti “Caro Bollette”, erogati per garantire la continuità dei servizi.
La Certificazione, con scadenza confermata a maggio 2023, non sarà più solo la “Certificazione dei Fondi COVID” ma dovrà tenere conto di un bacino di risorse e relativi utilizzi ben più ampio in considerazione delle contribuzioni straordinarie finanziate dal Dl. 17/2022, Dl. 34/2022 e Dl. 115/2022. Le quote del contributo straordinario per garantire la continuità dei servizi richiamate nel Decreto Certificazione ed esposte nella tabella dei ristori specifici di spesa fanno, perciò, riferimento a: Decreto Energia, Decreto Aiuti e Decreto Aiuti-bis ma riteniamo che il mancato richiamo al Decreto Aiuti-ter (sulla base del quale si attende un ulteriore riparto di dette quote entro il 31 ottobre) sia solo una dimenticanza che verrà aggiornata sui modelli che verranno resi disponibili sul Portale Pareggio di Bilancio.
Quello che ci si aspettava, come anticipato nella nostra news dello scorso 11 ottobre, era certamente la necessità di inserire in certificazione gli impegni di spesa al 31 dicembre 2022 relativi ai maggiori oneri sostenuti dall’ente per far fronte all’incremento dei costi di energia elettrica e gas (considerando l’anno 2019 quale base di riferimento) e finanziati con gli eventuali “Avanzi da Fondone”.
Cosa ben più complessa è la certificazione richiesta da Mef e Interno in relazione ai richiamati contributi straordinari.
Gli enti sono così chiamati ad affrontare la tappa conclusiva del percorso di gestione emergenziale che ha caratterizzato gli ultimi anni con particolare impegno senza dimenticare che questa ultima (?) Certificazione guiderà la definizione del meccanismo di compensazione fondi la cui attuazione è prevista entro ottobre 2023.
Seguiranno altre news di approfondimento in merito alle ulteriori novità previste nel Decreto.