In questi ultimi giorni il Ministero dell’Interno ha reso noti i dati relativi ai ristori spettanti agli enti locali interessati al riparto dei seguenti Fondi:
– risorse da erogare a titolo di addizionale comunale sui diritti d’imbarco a favore dei Comuni nel cui territorio insista o risulti confinante un sedime aeroportuale;
– contributo da destinare in favore dei Comuni che hanno usufruito delle anticipazioni di liquidità ai sensi dell’articolo 243-ter del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, o che sono stati destinatari delle anticipazioni disposte con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 243-quinquies del medesimo testo unico e che, per effetto della sentenza della Corte costituzionale n.18 del 2019, subiscono un maggiore onere finanziario dovuto alla riduzione dell’arco temporale di restituzione delle predette anticipazioni;
– Fondo destinato a ristorare i Comuni per i minori incassi derivanti dalla mancata riscossione dell’imposta di soggiorno ed altri analoghi contributi;
– Fondo destinato alla parziale copertura del maggiore onere sostenuto dai Comuni delle regioni a statuto ordinario per l’incremento dell’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei comuni ubicati nelle stesse regioni;
– contributo straordinario spettante agli enti istituiti a seguito di fusione tra comuni e/o fusioni per incorporazioni, ai sensi dell’articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
– Fondo destinato a ristorare i Comuni delle minori entrate derivanti dalla proroga, fino al 31 marzo 2022, delle disposizioni in materia di esonero dal pagamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile destinati a mercati.
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