L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha reso noto sul proprio sito istituzionale di aver stipulato lo scorso 2 maggio un protocollo di intesa con il Consiglio Nazionale del Notariato per la definizione di un vademecum condiviso in cui siano indicati gli aspetti maggiormente critici relativamente agli atti presupposti delle società in house, con l’eventuale indicazione delle misure per la risoluzione di detti aspetti.
L’intesa ha una durata di due anni e potrà essere rinnovata.
Come si rileva dalle premesse del protocollo, a seguito dell’attivazione e dell’operatività dell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house previsto dall’art. 192 del d.lgs. 50/2016, istituito presso l’ANAC, sono pervenute alla stessa Autorità, numerose richieste di iscrizione. Le istruttorie che ne sono seguite hanno rilevato frequenti carenze relativamente agli elementi caratterizzanti le società in house; da qui la priorità dalla stipula del protocollo di intesa e della predisposizione di un vademecum con il supporto del Consiglio Nazionale del Notariato, anche per l’attività di sensibilizzazione che tale organismo potrà svolgere presso i notai.