Nella giornata di oggi, la Commissione Bilancio della Camera sarà chiamata a votare il pacchetto di emendamenti al D.L. 73/2021 Sostegni bis riformulati dal Governo e dalla maggioranza parlamentare.
Per quanto di nostro interesse, si segnala la scelta di inserire l’art. 4 bis rubricato “Esenzione IMU in favore dei proprietario locatori”, il quale prevede l’esenzione del tributo per tutto il 2021 favore dei possessori di immobili abitativi, concessi in locazione che abbiano ottenuto la convalida degli sfratti per morosità.
Giova ricordare che il D.L. 183/2020 Milleproroghe aveva previsto la sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili per mancato pagamento del canone di locazione e delle procedure esecutive immobiliari aventi ad oggetto l’abitazione principale del debitore fino al 30 giugno 2021; successivamente il D.L. 41/2021 aveva prorogato detto termine al 30 settembre 2021 per i provvedimenti di convalida degli sfratti ottenuti tra il 28 febbraio e il 30 settembre dello scorso anno, e al 31 dicembre 2021 per quelli ottenuti nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2020 e il 30 giugno 2021.
L’articolo emendato prevede inoltre che i soggetti esentati dal versamento hanno diritto di ricevere il rimborso di quanto già versato in acconto entro il 16 giugno scorso. É poi previsto un fondo di dotazione di 115 milioni di Euro per l’anno 2021 per il ristoro delle minori entrate derivanti dell’applicazione dell’articolo (la ripartizione sarà poi stabilita con decreto del Ministro dell’Interno di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione).
Al fine di applicare correttamente l’esenzione oggetto del nuovo possibile inserimento normativo, sarà necessario che i contribuenti si attivino per dichiarare agli Enti le condizioni che giustificano l’esenzione. Se infatti l’esenzione IMU di cui all’art. 6 sexies D.L. 41/2021, già prevista per tutti i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario, con specifici requisiti di reddito, potrebbe essere applicata d’ufficio dal Comune in quanto in grado di reperire le informazioni necessarie per verificare i requisiti mediante accesso ad altre banche dati pubbliche, quella qui in commento presuppone rapporti di tipo civilistico (contratto di locazione, situazioni di morosità, sfratto) che il Comune non sarebbe in grado di verificare autonomamente.