L’Aran, le confederazioni sindacali e la Fnsi hanno sottoscritto ieri l’Ipotesi di Accordo per la specifica regolazione di raccordo del personale profili informazione.
L’Ipotesi riguarda il personale dipendente dalle Amministrazioni ricomprese nei comparti di contrattazione collettiva di cui al Ccnq 13 luglio 2016 (ivi compreso il comparto delle Funzioni Locali quindi) che svolge le attività di informazione negli uffici stampa, inquadrato nei profili professionali appositamente istituiti dai Ccnl di comparto dell’ultimo triennio 2016/2018.
Con l’Ipotesi di Accordo appena siglata si dà attuazione alle previsioni del comma 5-bis dell’art. 9, Legge 7 giugno 2000, n. 150, il quale stabiliva espressamente che “Ai dipendenti di ruolo in servizio presso gli uffici stampa delle amministrazioni di cui al comma 1 ai quali, in data antecedente all’entrata in vigore dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al triennio 2016-2018, risulti applicato il contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico per effetto di contratti individuali sottoscritti sulla base di quanto previsto dagli specifici ordinamenti dell’amministrazione di appartenenza, può essere riconosciuto il mantenimento del trattamento in godimento, se più favorevole, rispetto a quello previsto dai predetti contratti collettivi nazionali di lavoro, mediante riconoscimento, per la differenza, di un assegno ad personam riassorbibile, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 2, comma 3, ultimo periodo, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, con le modalità e nelle misure previste dai futuri contratti collettivi nazionali di lavoro”.
Ai fini dell’inquadramento, l’Ipotesi individua le confluenze del personale tenendo conto delle qualifiche del “Ccnl giornalistico” e delle aree o categorie del “Ccnl di riferimento” e, solo laddove necessario, riconosce un assegno ad personam con i relativi criteri di riassorbibilità.
Confermata anche la possibilità di aderire alla Cassa autonoma di assistenza integrativa dei giornalisti italiani con il solo contributo a carico del lavoratore interessato.