Nella giornata odierna ANCI, con lettera indirizzata al Ministero della Transizione Ecologica e al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha richiesto un intervento urgente per il settore rifiuti con particolare riferimento alle agevolazioni TARI e alla disciplina di cui al Decreto Legislativo 116/2020.
Nella lettera (scaricabile qui), ANCI ha ribadito le criticità già sollevate in fase di consultazione della bozza di Circolare MITE diffusa nel mese di febbraio, evidenziando che nessuna delle istanze formulate e concordate con gli altri attori del sistema pubblico di gestione dei rifiuti è stata recepita all’interno del testo definitivo emanato nei giorni scorsi e affermando quanto segue:
“Riteniamo urgente un intervento, anche normativo, a fronte della grave situazione che si sta profilando sul sistema tariffario e fiscale del servizio rifiuti, che coinvolge – in primo luogo – l’esigenza di assicurare ai Comuni le risorse necessarie per una robusta riduzione della TARI o della Tariffa corrispettiva, basata su criteri uniformi su tutto il territorio nazionale e mirata a dare sollievo alle attività economiche colpite dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria tuttora in corso e alle famiglie più esposte per fragilità socioeconomica, strutturale o sopravvenuta con l’attuale crisi. In secondo luogo, è altrettanto urgente assicurare stabilità e sostenibilità all’attuazione delle nuove norme che, per ciò che riguarda gli aspetti tariffari e fiscali, sono state inserite nel decreto legislativo 116 senza la dovuta concertazione con le Autonomie Locali, senza alcuna analisi di impatto tecnico-economico e senza alcun coordinamento con lo sviluppo del sistema di regolazione avviato da ARERA a decorrere dal 2020”.
Si auspica che il Governo intervenga celermente a chiarire definitivamente la questione, considerato che i Comuni necessitano di regole chiare e univoche per l’approvazione degli atti TARI entro il termine del 30 giugno 2021.