Nel nuovo decreto Covid, all’esame domani del Consiglio dei Ministri, ci sarà quasi certamente il via libera ad un nuovo protocollo (meno stringente di quello attuale) per la prevenzione e la protezione dal rischio di contagio da COVID-19 nell’organizzazione e nella gestione delle prove selettive dei concorsi pubblici.
L’ok del Comitato tecnico scientifico alle «Linee guida per lo svolgimento in sicurezza delle procedure concorsuali pubbliche» predisposte dal Ministero della Funzione Pubblica è arrivato nella serata del 29 marzo.
Queste, in sintesi, le misure che dovrebbero essere contenute nel documento:
- niente più limite massimo al numero di candidati per ogni sessione o sede di prova;
- i concorsi pubblici potranno realizzarsi in presenza a patto che si svolgano su base regionale e provinciale, evitando dunque lo spostamento dei candidati da una regione all’altra;
- le amministrazioni che organizzano i concorsi dovranno in particolare provvedere “a scaglionare gli orari di presentazione dei candidati al fine di evitare assembramenti in prossimità e all’interno dell’area concorsuale e, ove possibile, organizzeranno lo svolgimento delle prove pratiche in spazi aperti”;
- i candidati dovranno essere opportunamente informati delle misure adottate e presentarsi nella sede dello svolgimento del concorso con un tampone rapido o molecolare con esito negativo effettuato 48 ore prima della prova, indossando le mascherine Ffp2;
- chi ha febbre, difficoltà respiratoria, tosse, perdita di olfatto e del gusto, non dovrà presentarsi alla prova mentre all’ingresso sarà presa la temperatura a tutti;
- all’interno della sede concorsuale, infine, ogni candidato dovrà avere a disposizione 4,5 metri quadri e tra ogni candidato dovrà esserci una distanza di 2,25 metri.