Nel corso della seduta della Commissione Arconet dello scorso 17 febbraio sono state approvate due nuove Faq relative alle voci di Riserve del Patrimonio Netto.
La Faq 45 evidenzia la corretta procedura che gli enti devono seguire per evitare duplicazioni di valori tra le “Riserve indisponibili per beni demaniali e patrimoniali indisponibili e per i beni culturali” e la “Riserva da permessi di costruire”.
Ricordiamo che già in occasione dell’introduzione della riserva indisponibile da beni demaniali appostata alla voce PAIId del Patrimonio Netto gli enti avrebbero dovuto provvedere a “depurare” la riserva da permessi di costruire dalle quote di permessi da costruire che hanno finanziato opere di urbanizzazione demaniali e del patrimonio indisponibile.
Arconet invita gli enti che ancora non avessero provveduto a procedere in tal senso e a verificare che tra le due riserve non vi siano duplicazioni.
Eventuali quote di oneri di urbanizzazione registrate sia in riserva indisponibile da beni demaniali – PAIId – sia in riserva da permessi di costruire – PAIIc devono essere portate in detrazione da quest’ultima e portate ad integrazione delle altre riserve disponibili, prioritariamente di quelle negative.
La Faq 46 richiama una previsione del DM 10 novembre 2020 concernente le modalità semplificate di elaborazione della situazione patrimoniale da allegare al rendiconto degli enti locali con popolazione inferiore a 5.000 abitanti che rinviano la contabilità economico patrimoniale che dispone “Nel caso in cui il fondo di dotazione risulti negativo per l’elevata incidenza dei beni demaniali e patrimoniali indisponibili e dei beni culturali non rappresenta una criticità e pertanto non richiede iniziative dirette a fronteggiare la situazione.”
Arconet precisa che tale disposizione è da intendersi come riferita a tutti gli enti soggetti al D.Lgs. 118/2011 che adottano la contabilità finanziaria per cui anche gli enti sopra i 5.000 abitanti che adottano la contabilità economico patrimoniale.