I commi da 797 a 804 della Legge di bilancio 2021, inseriti nel corso dell’esame del provvedimento alla Camera, mirano a potenziare il sistema dei servizi sociali comunali rafforzando contestualmente gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà nella prospettiva del raggiungimento di un livello essenziale delle prestazioni e dei servizi sociali definito da un rapporto tra assistenti sociali impiegati nei servizi sociali territoriali e popolazione residente pari a 1 a 5.000 in ogni ambito territoriale, e dell’ulteriore obiettivo di servizio di un rapporto tra assistenti sociali impiegati nei servizi sociali territoriali e popolazione residente pari a 1 a 4.000.
Per questa specifica finalità, a favore di detti ambiti è attribuito:
a) un contributo pari a 40.000 euro annui per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato dall’ambito, ovvero dai comuni che ne fanno parte, in termini di equivalente a tempo pieno, in numero eccedente il rapporto di 1 a 6.500 e fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 5.000;
b) un contributo pari a 20.000 euro annui per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato dall’ambito, ovvero dai comuni che ne fanno parte, in termini di equivalente a tempo pieno, in numero eccedente il rapporto di 1 a 5.000 e fino al raggiungimento del rapporto di uno a 4.000.
I comuni potranno effettuare assunzioni di assistenti sociali a valere sulle risorse così trasferite in deroga praticamente a tutti i vincoli di contenimento della spesa di personale (fermo restando in ogni caso il rispetto degli obiettivi del pareggio di bilancio) e potranno altresì effettuare stabilizzazioni, anche su base regionale, in misura non superiore al 50% dei posti disponibili, ai sensi dell’articolo 20, comma 2, del D.Lgs. n. 75/2017.