Anche IFEL, attraverso una nota di risposta ad un Comune, ha confermato quanto da noi sostenuto (si veda news pubblicata in data 1° luglio 2020 qui) in merito all’applicazione delle tariffe TARI per l’anno 2020 agli studi professionali, inseriti nella categoria “banche ed istituti di credito” dall’articolo 58-quinquies del D.L. 124/2019 a decorrere dal 1° gennaio 2020.
Nel caso in cui il Comune si avvalesse della facoltà concessa dal comma 5 dell’articolo 107 del D.L. n. 18/2020, riconfermando le medesime tariffe già in vigore nell’anno 2019, la nuova modalità di tassazione delle utenze in questione troverà quindi applicazione solo a decorrere dall’anno 2021.
La facoltà concessa dal c.d. D.L. Cura Italia ha infatti ha lo scopo sia di mantenere invariata la pressione tributaria per i contribuenti sia di assicurare all’ente il medesimo gettito dell’anno precedente.
Diversamente, gli enti che riusciranno entro il 30 settembre 2020 ad approvare le tariffe TARI sulla base del Piano finanziario redatto secondo la nuova disciplina ARERA, recepiranno la variazione disposta dal D.L. 124/2019 già nell’anno in corso.