In data 23 aprile 2020, ARERA ha inviato una segnalazione (136/2020/I/com) a Governo e Parlamento al fine di sottoporre le prime ipotesi di intervento normativo atte a mitigare le criticità per le utenze finali del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani derivanti dall’emergenza epidemiologica, evidenziando di aver avviato i lavori per l’adozione di urgenti misure regolatorie volte a:
• assicurare la corretta applicazione delle regole di trasparenza tenuto conto della soglia dei costi efficienti di esercizio e di investimento da ammettere a copertura, secondo quanto stabilito dal Metodo tariffario rifiuti di cui alla deliberazione 443/2019;
• individuare strumenti di mitigazione degli effetti dell’emergenza, tenendo conto, in ossequio al principio “chi inquina paga” del periodo di sospensione delle attività produttive industriali e commerciali disposte con i recenti provvedimenti governativi;
• prevedere la facoltà di introdurre agevolazioni su base locale per gli utenti domestici, considerate le criticità del tessuto socio-economico disponendo contestualmente che i connessi oneri possano trovare copertura, in fase di prima attuazione, nell’ambito delle componenti di costo da ricomprendere tra le entrate tariffarie.
L’Autorità ha altresì osservato la necessità che sia precisato che l’esercizio delle deroghe previste al comma 5 dell’art. 107 del D.L. Cura Italia (che prevede la possibilità di adottare per l’anno 2020 le tariffe approvate nell’anno 2019, provvedendo alla determinazione del Piano finanziario entro il 31 dicembre 2020) possa avvenire soltanto nei casi in cui si rinvengano difficoltà amministrative oggettive e documentabili: tale previsione infatti, secondo l’Autorità, rischia di essere interpretata come un’esigenza di semplificazione, traducendosi in mera invarianza delle tariffe 2019 anche per l’anno 2020, che avrebbe il limite di non intercettare le profonde dinamiche avviatesi con l’emergenza in atto. A questo proposito per approfondire il tema della determinazione delle tariffe 2020 rimandiamo alla visione del video “Question-Time Tributi – aprile 2020”.
Al fine di mettere in atto quanto descritto, l’Autorità chiede che vengano stanziate risorse quantificabili in circa 400 milioni di euro che possano coprire l’impatto dell’intervento di contenimento dei corrispettivi applicabili alle utenze non domestiche maggiormente colpite; l’Autorità poi anticipa l’istituzione di un sistema per la perequazione dei costi di gestione del servizio integrato dei rifiuti volto a regolare le iniziative assunte dai Comuni.
In relazione al bonus sociale nel settore dei rifiuti, previsto dall’art. 57-bis del Decreto Legge n. 124/2019 per gli utenti domestici in condizioni economico-sociali disagiate, l’Autorità ha sollecitato l’emanazione del Decreto del Consiglio dei Ministri che individui i criteri e i principi che la stessa Autorità dovrà mettere in atto al fine di definire le modalità attuative per assicurare l’accesso al servizio a condizioni tariffarie agevolate, tenendo conto del principio del recupero dei costi efficienti di esercizio e di investimento.