Aumentano i livelli reddituali che consentono l’attribuzione degli assegni per il nucleo familiare dal prossimo 1° luglio sino al 30 giugno 2021.
Lo ha evidenziato l’Inps con la Circolare Inps n. 60/2020, ove si ricorda che la legge 13 maggio 1988, n. 153, stabilisce che i livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare sono rivalutati annualmente, con effetto dal 1° luglio di ciascun anno, in misura pari alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, calcolato dall’ISTAT, intervenuta tra l’anno di riferimento dei redditi per la corresponsione dell’assegno e l’anno immediatamente precedente.
La variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo calcolata dall’ISTAT tra l’anno 2018 e l’anno 2019 è risultata pari allo 0,5 per cento
Dal prossimo 1° luglio, pertanto, il limite reddituale minimo nei nuclei familiari con entrambi i genitori e almeno un figlio minore in cui non siano presenti componenti inabili, sale a 14.775,06 euro. A tale reddito corrisponde l’attribuzione di 137,5 € euro mensili in presenza di un figlio minore, importo che sale gradualmente al crescere della numerosità del nucleo familiare o in presenza di un soggetto inabile (anche maggiorenne).
Qui è possibile controllare il valore degli ANF a seconda del profilo familiare.