Nelle bozze del D.L. Rilancio circolate in questi giorni, un elemento di sicuro interesse per gli enti locali è costituito dall’allineamento dei termini per l’approvazione delle delibere tributarie con la scadenza per l’approvazione dei bilanci di previsione.
Orbene, la questione non dovrebbe essere liquidata con un semplice rinvio delle scadenze per la deliberazione. Infatti, le norme abrogate, sia per IMU che per TARI, non consentivano solo termini ampi per portare in Consiglio Comunale i diversi atti (Regolamenti IMU e TARI, aliquote IMU 2020 e tariffe TARI 2020) ma comprendevano anche una deroga alla regola generale di contestuale adozione delle tariffe e delle aliquote e del bilancio di previsione, stabilita dall’art. 1 comma 169 della Legge 296/2006.